Politica

Amt, Rifondazione: “Basta tapulli, serve una politica di sistema”

mezzo amt

Genova. Sono quattro le proposte di Rifondazione Comunista per il rilancio di Amt: ritorno ad una gestione pubblica dell’azienda di trasporto pubblico genovese, taglio alle spese di consulenza, dirigenti e consiglio di amministrazione, tassa di scopo regionale sui redditi alti per salvare Amt, e una commissione d’indagine sulla crisi aziendale da parte di autisti e uteni.

“Il governo Berlusconi vara nuovi tagli al trasporto pubblico locale, così come ha già fatto il centrosinistra per altri servizi pubblici – ha denunciato Marco Verruggio responsabile Economia Lavoro Prc Genova e dal consigliere comunale Prc Antonio Bruno – la privatizzazione di Amt è fallita. Prc Genova inizierà presidi sabato, una raccolta firme e un comitato cittadino per la difesa del trasporto pubblico. A Genova è proposto come soluzione dei problemi di Amt l’ingresso del socio privato Ratp, dopo Transdev – ha aggiunto – ma Ratp ha già fallito con le tre tramvie di Firenze, dove gli utenti sono scontenti, il primo tram è persino deragliato e le corse serali sono state tagliate alle ore 9. Qui a Genova invece la proposta dell’azienda e degli enti locali è 230 lavoratori in meno – hanno concluso – 150 prepensionamenti e 80 autisti trasferiti al Comune come ausiliari del traffico per fare nuove multe ai cittadini, assurdo, basta con i tapulli, serve una politica di sistema”.

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