Genova. Il sindaco di Genova Marta Vincenzi ha commentato il nubifragio di ieri: “Quando ci sono situazioni come queste vengono alla mente i giorni dell’alluvione del 1970 e poi ancora la successiva, la peggiore, quella del ’92. Conoscendo le fragilità del nostro territorio e quali disgrazie e morti ci siano state in passato, quando abbiamo avuto piogge così forti e insistenti, proprio nel periodo tra ottobre e novembre, penso che in questi anni siano stati fatti interventi e pianificazioni giusti perché oggi morti e distruzione non ce ne sono stati”. Vincenzi, volata a Bruxelles ieri mattina, dove è stata impegnata in una serie di incontri all’Unione europea, si è tenuta costantemente in contatto con gli uffici del Comune per conoscere l’evoluzione della situazione.
“Quello che accade ci deve servire da monito per ricordare che le grandi azioni per salvaguardare l’ambiente hanno come fine la sicurezza del territorio – prosegue – Un territorio che negli anni cinquanta è stato compromesso per il modo di costruire vicino ai corsi d’acqua, era un’impostazione nazionale, ma sul nostro territorio si vede di più”. Marta Vincenzi ricorda infine che: “Da metà anni novanta e forse anche prima c’é stata attenzione ai rivi, ai fiumi, alle loro sponde. Ricordo di essere stata proprio io a firmare il primo piano di bacino e lo feci in un momento in cui si pensava che fosse troppo, ed invece è servito ad arginare i problemi di questa terra. Credo che l’impostazione del nuovo piano e della variantona siano importanti. Di più non si può fare, se non far funzionare sempre di più e sempre al meglio la macchina della protezione civile e dei soccorsi. Ora, per far fronte ai danni, occorre tirarsi su le maniche, lavorando tutti quanti insieme”.