Regione. L’uscita dal mondo del lavoro, con il conseguente approdo all’età pensionabile, è argomento molto sentito da lavoratori, sindacati e cittadini, soprattutto quando a cambiare le regole interviene una nuova normativa in materia.
Con l’entrata in vigore della nuova legge (n.122 del luglio 2010) ci saranno infatti novità anche e soprattutto nel panorama ligure, dove l’età anagrafica, tenderà sempre più alla pensione. Proprio i cambiamenti che la legge 122 porterà nei settori pubblici e privati liguri sono al centro del seminario formativo che la Uil ha organizzato in materia previdenziale.
“Cerchiamo di approfondire le problematiche che l’utenza avverte quando ha a che fare con gli istituti di previdenza- spiega Giulio Landucci, segretario Uil Liguria e presidente comitato regionale Inps- in particolare l’Inps, che proprio in questo periodo sta avviando un’opera di riammodernamento. Tra poco partirà infatti la sperimentazione di un nuovo programma in Liguria per avvicinarsi a tutti i lavoratori: d’ora in poi il front office sarà molto più disponibile nei confronti dell’utenza.
Quanto alle pensioni, in Liguria le erogazioni sono puntuali, soprattutto a Genova. Il vero problema è dato dal fatto che le pensioni non crescono, il tasso di inflazione, al contrario, non viene riconsociuto dal sistema pensionistico e si va in pensione più tardi”.
E a proposito dell’età pensionabile che cambia e si allunga, anche Cinzia Boscaglia, patronato Italia-Uil Liguria conferma e aggiunge: “Con la legge 122, in vigore dal 1 gennaio 2012, si apre una vera e propria forbice per le donne del pubblico impiego: passeranno infatti dai 61 attuali, ai 65 anni, una delle grandi novità della nuova legge. ma ci sono anche altri aspetti innovativi che cercheremo oggi di spiegare, come ad esempio lo slittamento di 12 mesi per i lavoratori dipendenti e 18 mesi per gli autonomi nelle pensioni di anzianità. La Liguria avrà i suoi problemi, anche se nel 2009 abbiamo assistito a un aumento pensioni anzianità, con diminuzione del filone amianto. Oggi però, è un dato di fatto, un discreto numero di persone vorrebbe andare in pensione, ma vede spostarsi il traguardo sempre più in là”