Genova. Non in grado d’intendere e di volere, questa la conclusione dei periti su Piero Cervetto, l’ottantenne genovese accusato di aver ucciso la moglie Francesca Capodicasa. Secondo il perito della difesa, l’avvocato Lina Armonia, ed il perito del gip, Annalisa Giacalone, l’uomo non era in sè quando accoltellò la donna la scorsa estate.
All’origine dell’omicidio, secondo gli uomini della polizia, un raptus di follia o una lite particolarmente violenta.
Cervetto, che ora si trova nel reparto detenuti dell’ospedale San martino per una caduta alla stazione di genova-Pegli, verrà trasferito, su richiesta del suo legale, in una struttura psichiatrica adatta.
Più informazioni