Genova. “Se la Fgci avesse scelto un altro stadio, come per esempio Roma o Torino, la partita si sarebbe disputata”. Non usa mezzi termini Roberto Traverso, segretario generale provinciale Silp Cgil Genova che in una nota scritta spiega: “Gli scontri ci sarebbero stati all’esterno, ma i feriti sul lavoro non fanno notizia e non ci sarebbe l’esigenza di individuare un responsabile di una sfiorata crisi diplomatica. Si stanno cercando capri espiatori per giustificare una delle più brutte figuracce della storia del calcio italiano.
Il Silp- continua Traverso- ha chiesto da subito al Ministero dell’Interno chiarimenti sulle motivazioni che hanno determinato la scelta di lasciare aperte le frontiere ai cittadini serbi extraschenghen. A Genova la Polizia di Stato e’ senza risorse. Questo però non deve diventare un alibi per glissare sulla vera causa del rinvio della partita: l’inadeguatezza degli spazi esterni allo stadio di Genova. Non si può far finta di non sapere che tra le due gradinate e i palazzi e l’istituto di detenzione (altro elemento di rischio) ci sono poco piu’ di 15 metri.
Ribadiamo quindi che solo il grande senso di responsabilità, la professionalità e la freddezza degli operatori delle forze dell’ordine hanno evitato il peggio. Probabilmente ci sarebbero state delle operazioni di ordine pubblico, anche critiche, all’esterno dello stadio, che avrebbero impegnato le risicate risorse a disposizione, ma- conclude il segretario Silp Cgil- i delinquenti che stavano in mezzo ai 2000 tifosi circa non sarebbero entrati nello stadio”.