Regione. Botta e risposta tra il vicepresidente del Consiglio regionale Luigi Morgillo e il senatore Enrico Musso. Musso, come già documentato nel precedente servizio di Genova24.it, avrebbe dichiarato di non poter lasciare lo scranno al Senato perché, altrimenti, così facendo lascerebbe il posto a Morgillo. Ecco la replica del Consigliere regionale:
“Tre cose vorrei precisare – dice Morgillo – la prima è che nel momento in cui io ho posto delle questioni politiche lui mi ha lanciato la sfida, sfida che io ho accettato di buon grado perché credo fortemente nell’utilità del confronto democratico. Purtroppo ad oggi – precisa poi il vicepresidente – sto ancora aspettando che il senatore Musso mi dia una risposta ad evidente dimostrazione del fatto di voler sfuggire dal dibattito democratico che dovrebbe essere alla base di un contraddittorio serio e costruttivo.
L’altro aspetto che mi preme evidenziare – avanza ancora il consigliere regionale – è che se le logiche dei Liberali sono quelle del dispetto, ritengo che queste non possano e non debbano essere alla base di un modo di fare politica responsabile e concreto. La politica è una cosa seria che non deve essere fondata su dialettiche personalistiche.
Ultimo punto, ma non ultimo per importanza: ci tengo a precisare che non ho nessuna intenzione di lasciare la Regione. Le eventuali dimissioni del Senatore Musso – conclude Morgillo – mi costringerebbero, mio malgrado, ad andare a Roma perché se rinunciassi subentrerebbe Gianfranco Gadolla, ex esponente del Pdl, oggi militante nelle fila del partito di Fini. Questo sarebbe politicamente scorretto ed indebolirebbe il Pdl”.