Rapallo. Se ne parla da anni, ma forse alla cittadinanza non è ancora ben chiaro che tipo di struttura di emergenza sarà collocata nell’ospedale cittadino. L’associazione “Il Gabbiano” ha indetto una conferenza stampa per sciogliere i dubbi su questo argomento.
“L’ospedale si è costruito grazie all’impegno di Roberto Bagnasco (ai tempi presidente della nostra associazione) e de ‘Il Gabbiano’ – spiega il presidente Roberto Tosi – questo conferma l’importanza delle liste civiche, almeno a livello locale. Spero che l’apertura della nuova struttura porti anche alla creazione dei fondamentali percorsi viari, cioè il collegamento con la Fontanabuona e Santa Margherita”.
Il dottor Piero Pasquantonio, membro del direttivo de “Il Gabbiano” e medico legale della Asl 4 chiavarese, ha spiegato il percorso dell’ospedale, dal 2001 ad oggi e sciolto il “dilemma” della struttura di emergenza che vi sarà collocata. “Siamo partiti da un centro di primo intervento, con servizio di 12 h giornaliere e invece abbiamo ottenuto un centro di primo intervento allargato con copertura di 24h – spiega – ci sembra un risultato ottimo per il momento e non è escluso che in futuro possa diventare un pronto soccorso vero e proprio, anche perché ne ha già tutte le caratteristiche”.
A spiegare la differenze fra le varie strutture di emergenza, ci ha pensato Enrico Santoro, dirigente medico di chirurgia vascolare dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena: “Le strutture si suddividono in 4 categorie, dalla più semplice alla più complessa: centro di primo intervento, pronto soccorso, Dea di 1° livello e Dea di 2° livello. Quello di Rapallo sarà un centro di primo intervento allargato (codici bianchi e verdi) che servirà molto per sgravare il lavoro del pronto soccorso di Lavagna e ridurre l’affollamento – spiega – tra l’altro, la Asl 4 utilizza modelli organizzativi innovativi che riducono già di molto i tempi di attesa”.
Sono intervenuti anche i due presidenti delle pubbliche assistenze rapallesi, Fabio Mustorgi (Croce Bianca) e Piergiogio Brigati (Volontari del Soccorso di Sant’Anna).