Genova. L’anno scorso il tema era il mare, quest’anno invece i protagonisti saranno gli uomini del mare, i pescatori. Dopo il successo di “c’era un mare di pesci”, Slow Fish torna a Genova, per iniziativa di regione Liguria e Slow Food, per dedicare la manifestazione alla figura del pescatore e in particolare alla pesca costiera di piccole dimensioni.
“Dobbiamo essere i primi alleati dei pescatori – lancia l’allarme il presidente di Slow Food Italia Roberto Burdese presentando Slow Fish al Salone del Gusto di Torino – anche per discutere con loro di alcune abitudini che si dovrebbero cambiare per salvaguardare alcune specie”. La quinta edizione della rassegna, attraverso convegni, incontri, laboratori e degustazioni cercherà di affrontare lo spinoso tema dei diritti, quelli economici dei pescatori e quelli delle risorse che devono essere preservate.
“Ci sarà naturalmente il mercato in cui trasmettere conoscenze e indicazioni applicabili per la spesa di tutti i giorni, non mancheranno i laboratori dell’acqua e del gusto le cucine del mare le cucine di strada e la paninoteca. Saranno invitati tutti i soggetti e saranno coivolte le istituzioni, le scuole e i media – ha concluso Valter Bordo, presidente di Slow Food Liguria – perché l’obiettivo di Slow Fish è fare comunità”.
Presente alla presentazione ufficiale di Slow Fish, anche il presidente della Regione, Claudio Burlando. “In questi anni ho imparato molto sia da Slow Fish, sia da Slow Food – ha dichiarato Burlando – soprattutto per quanto riguarda la salvaguardia delle piccole produzioni di qualità. Già prima delle grande crisi – ha detto Burlando rivolto agli organizzatori – avevate capito la necessità di cambiare decisamente strada”.
Dopo aver sottolineato l’importanza di Slow Fish per l’enogastronomia e il territorio ligure, Burlando, con una nota di colore, ha raccontato che il presidente dell’Uruguay aveva visitato Genova per la prima volta attirato proprio da Slow Fish.