Genova. Trent’anni di reclusione per Umberto Pitino, accusato di aver ucciso a coltellate il cognato Giuseppe Alessi. Lo ha confermato ieri la Cassazione.
Alessi venne ucciso a coltellate nella sua abitazione in via della Porta Vecchia, nel centro storico genovese, il 27 aprile 2007.
Nel mese di maggio i carabinieri del comando provinciale arrestarono in un albergo della foce Umberto Pitinio.
Ad indirizzare gli investigatori verso il cognato erano stati numerosi indizi. Alessi era stato trovato dalla sorella in terra, nella camera da letto, e sul luogo del delitto non vi erano segni di scasso.
Il pavimento e i muri erano stati ripuliti del sangue della vittima e del suo aggressore.
Pitino, inoltre, era già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti. Infatti era stato anche protagonista di una fuga rocambolesca da un carcere americano dove doveva scontare una condanna a 40 anni di reclusione. Nel 1994 a Genova venne arrestato nell’ambito dell’operazione Zapatos in cui venne sgominata un’organizzazione specializzata nel traffico internazionale di cocaina.