Genova. “Abbiamo inserito una clausola che vieta, oltre alla somministrazione, anche la vendita al di sotto dei 16 anni di bevande alcoliche. Inoltre inseriamo il divieto di vendita a persone al di sotto di 18 anni, di superaolcolci, ovvero di quelle bevande col tasso alcolico superiore al 21%”. Queste le parole di Giovanni Vassallo, assessore al Commercio de Comune di Genova, in merito alla nuova normativa in materia di vendita e somministrazione di bevande alcoliche annunciata questa mattina insieme all’assessore alla protezione civile, Francesco Scidone.
L’aricolo 689 del codice penale stabilisce che è vietata la somministrazione di bevande alcoliche, obbligando bar e ristoranti a non servirle al di sotto dei 16 anni, ma non chiarisce in caso di vendita. Infatti, altri esercizi pubblici possono tranquillamente continuare a vendere prodotti alcolici in bottiglia. Con le nuove regole, quindi, si aggiunge il divieto di vendita a quello di somministrazione.
“L’irrazionalità – spiega Vassallo – è che un ragazzo di 14 anni, non può essere servito al bar, ma puo comprare una bottiglia in qualsiasi altro esercizio pubblico. Se i pubblici esercizi non possono somministrare alcol al di stotto dei 16 è giusto che anche i negozianti non le vendeno. Tecnicamente lunedi ci sarà l’avviso di procedimento e l’ordinanza verrà fatta 30 gionri dopo, quindi il 17 novembre. Sono provati scientificamente i danni dati dalle bevande alcoliche, soprattutto su un organismo ancora in trasformazione. I medici hanno provato che soltanto dopo 18 anni si ha una corretta formazione del fegato. Noi intendiamo contrastare i danni prodotti dalle bevande alcoliche sugli adolescenti. Dobbiamo fermare il dilagare tra i minorenni dell’uso del alcol”
Le sanzioni, per chi non rispetterà le nuove regole, prevedono multe da 50 a 500 euro, e sospensione o revoca della licenza.