Genova (Murta). La parrocchiale di Murta in silenzio. Ieri sera gli orchestrali del Carlo felice hanno tenuto in mano i loro strumenti ma non hanno suonato.
Sono stati però avvolti dal fragoroso applauso di oltre cinquecento persone che si sono riunite lì per protestare con loro contro la Gronda di Ponente e per dire sì alla musica lirica.
L’hanno definito un concerto muto: la direzione del Carlo Felice ha negato agli orchestrali l’autorizzazione per il breve concerto.
L’evento era stato organizzato dal MeetUp Valpolcevera e aveva raccolto l’adesione e la presenza di varie categorie che protestano per i più disparati motivi: i musicisti, i precari della scuola, i Cub ferrotranvieri, il Comitato contro il park all’Acquasola, un gruppo di ricercatori dell’università.
L’accordo era l’esibizione di un quartetto in segno di solidarietà, ma quando si è chiesta l’autorizzazione alla direzione quest’ultima ha risposto no. Così i musicisti hanno pensato di suonare in silenzio, mimando i gesti.
L’evento ha comunque riscosso successo, infatti erano presenti rappresentanti dei precari della scuola, dei Cub trasporti, dell’Acquasola e dell’Università.
Dalla Fials fanno sapere che ci saranno altre iniziative.
Intanto, sabato prossimo, il presidio che da dieci giorni sta bloccando le operazioni di carotaggio di una trivella della Gronda di Ponente ospiterà don Andrea Gallo.