Genova. “La Regione può difendere il welfare e può provare a sostenere le politiche di sviluppo e le politiche di aiuto e sostegno alle persone”. Lo ha detto l’assessore regionale al Bilancio e alla Formazione, Pippo Rossetti, in merito agli allarmanti dati sulla povertà annunciati da Roberta Papi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Genova, secondi i quali sarebbero 7mila tra minori e famiglie le persone prese in carico nel 2010 dai Servizi Sociali del Comune.
“La misura Tremonti non ha fatto nulla- ha agigunto Rossetti – nè sull’evasione, enorme anche in questa regione, nè per lo sviluppo. Noi cercheremo di fare il possibile, ma un taglio di 150 milioni di euro vuol dire una riduzione dei servizi pubblici dei comuni e delle provincie, vuol dire un aumento delle tariffe e vuol dire una riduzione delle garanzie dei soggetti più deboli. Io in automobile posso venire a lavorare, certamente il pendolare che prende il treno avrà maggiori difficoltà di arrangiarsi. Questo credo sia chiaro e deve essere chiaro a tutti, non è stata fatta una politica condivisa Stato e Regioni, il risultato è che loro non mettono le mane nelle tasche degli italiani, ma tutti gli enti locali, invece, dovranno aumentare le tariffe e ridurre i servizi”.
In merito ai 200 milioni di euro in arrivo dal Fondo sociale europeo da investire sulle risorse umane Rossetti ha spiegato che siste anche una misura per la cassa integrazione straordinaria in deroga che consente ai lavoratori nella fase di crisi di poter percepire anche con la formazione il 100% dello stipendio.
Riguardo poi alle miure da adottare per contrastare i forti tagli del Governo Rossetti ha aggiunto: “Già per il 2010 stiamo rastrellando tutte quelle spese non inutili, ma che non sono prioritarie. Sicuramente avremo una riduzione di tutte le attività relative alla socializzazione, relative al tempo libero. Per seguire una misura di asssitenza e di welfare, dovremmo poi decidere se ridurre l’attività sportiva. Stiamo poi cercando di capire quali possono essere delle manovre straordinarie sugli immobili. Non sappiamo se il Governo ci darà i fondi per l’autosufficienza che ammontano a 13 milioni. Se non dovessero arrivare, non sappiamo come coprirli”.
L’assessore al Bilancio e alla Formazione ha poi concluso auspicando che ci sia un ridimensionamento dei tagli: “Abbiamo chiesto che si sia un tavolo di lavoro sui trasporti perché è inimmaginabile che in questo Paese le persone si fermino o rallentino la loro attività. Abbiamo chiesto al Governo che stabilisca qual è il numero di chilometri che un cittadino può percorrere in modo da verificare se le nostre aziende sono inefficienti e migliorarle o se possono mantenere il servizio”.