Regione. Lo studio Vivani & Marson è stato incaricato dall’associazione nazionale Down CoorDown di fornire lʼassistenza legale per rimuovere le ingiustificate barriere che escludono i ragazzi con tratti somatici caratteristici allʼentrata dei grandi parchi divertimenti.
Oggi sono numerose le persone con sindrome di Down inserite attivamente nella società: persone che lavorano e che praticano, ad esempio, attività sportive a livello agonistico; sia pur con minore consuetudine, esistono casi di persone con sindrome di Down che guidano la macchina, che si laureano, che vivono da soli o in coppia.
C’è però ancora molto da lavorare verso una vera integrazione delle persone disabili nella società. Basti pensare che a Gardaland, il grande parco di divertimenti italiano, esiste un regolamento che vieta lʼaccesso a numerose attrazioni alle persone con handicap intellettivo. Siccome nella maggior parte dei casi tale condizione non è facilmente verificabile dagli addetti alle attrazioni, le uniche persone che vengono fermate sono quelle con la sindrome di Down, penalizzate dai loro tratti somatici caratteristici.
“Dopo diversi tentativi falliti per trovare una mediazione concordata con la Direzione del parco, questa è lʼunica strada possibile – sottolinea Sergio Silvestre, il Coordinatore Nazionale – che il CoorDown può ancora percorrere per riuscire a tutelare il diritto delle persone con sindrome di Down a non essere discriminati. Ci siamo affidati a uno studio legale da sempre molto sensibile alle problematiche delle persone disabili, che si è offerto di patrocinare gratuitamente una battaglia di civiltà”.