Genova. “Causa degli incidenti è stato il ‘mancato filtraggio’, che ha portato ad ammassarsi nello stadio di Genova di tifosi violenti, con oggetti contundenti e petardi – ha spiegato il capo della polizia Antonio Manganelli – Ma ciò é avvenuto perché la Serbia non ha fornito all’Italia informazioni adeguate sui tifosi in partenza”.
“Il filtraggio – ha ricordato Manganelli – comincia da lontano. Se si gioca Roma-Bari è da Bari che cominciano le operazioni, dalle informazioni su chi partirà, sulla rotta prescelta, sui mezzi in arrivo. I pullman dei tifosi vengono quindi fermati ai caselli autostradali, controllati negli autogrill e perquisiti prima dell’arrivo nella città della partita. Le questure mandano personale per accompagnarli e controllarli. C’é infine il prefiltraggio ed il filtraggio per campione nella zona dello stadio”.
“La scelta dello stadio di Genova per Italia-Serbia, pur essendo a norma, non ci ha aiutato – ha concluso – la vicinanza degli spettatori al campo di gioco e la conformazione esterna che riduce la possibilità di filtraggio e prefiltraggio”.