Calcio. Il procuratore della confederazione europea del calcio, Jean-Samuel Leuba, in merito alla partita Italia-Serbia, ha chiesto alla Disciplinare dell’Uefa: vittoria a tavolino (3-0) per gli azzurri e tre partite casalinghe a porte chiuse per la Serbia. E inoltre l’esclusione con la condizionale per i prossimi due anni della nazionale di Belgrado dall’Europeo e due gare a porte chiuse, sempre con la condizionale, per l’Italia.
Ovvero, se il 29 ottobre il primo grado della giustizia sportiva europea dovesse accogliere in toto le richieste, le ultime due sanzioni sarebbero sospese e diventerebbero effettive solo in caso di recidive delle due federazioni. All’Italia l’Uefa, evidentemente, imputa la responsabilità oggettiva, in quanto paese ospitante. Italia e Serbia hanno tempo fino al 27 ottobre per le controdeduzioni all’atto d’accusa steso da Leuba. Poi il 29 si andrà al giudizio di primo grado.