Genova (Marassi). Resta ancora velata di mistero la dinamica dell’incidente che, nella notte tra mercoledì e giovedì, ha ucciso Giuseppino Margiotta, l’uomo di 45 anni trovato morto in via Adamoli a 50 metri dal suo scooter, un Suzuki Burgman 250, ben posizionato sul cavalletto e con le chiavi inserite sul cruscotto.
Questo primo giallo è stato svelato: due automobilisti si sono presentati in caserma alla stazione di San Martino dichiarando di aver spostato loro la moto, che si trovava in mezzo alla strada. Hanno detto di aver pensato ad un mezzo lasciato lì dopo un incidente. Non vedendo nessuno nelle vicinanze hanno pensato che i possibili feriti fossero già stati soccorsi.
L’autopsia, effettuata in serata dal medico legale Marco Salvi, ha poi rivelato che l’uomo, residente a Marassi, riportava una frattura al cranio. Secondo le ipotesi gli investigatori, le lesioni potrebbero essere state causate dall’urto con una vettura in corsa, che, procedendo ad alta velocità, potrebbe aver travolto Margiotta scivolato dal suo scooter.