Genova. Gli esami del DNA incastrano il tunisino che lo scorso luglio ha scoperto il cadavere di un suo connazionale nel bagagliaio della sua Mercedes.
Le analisi dei reperti trovati a bordo della vettura evidenziano che i due uomini hanno bevuto dalla stessa bottiglietta d’acqua, trovata accanto al cadavere.
Dalla relazione sulla perizia effettuata risulta che la vittima abbia viaggiato vivo e seduto in macchina in Tunisia, prima dell’imbarco sul traghetto per Genova.
Il proprietario dell’auto fin dall’inizio aveva riferito agli agenti della stradale di aver trovato il cadavere solo nel momento in cui aveva aperto il bagagliaio, affermando che l’uomo vi si era introdotto a sua insaputa.
Più informazioni