Genova. L’aula del Tribunale gremita di giornalisti e media questa mattina, per la nuova udienza del processo a Giovanni Antonio Rasero, il broker marittimo di 29 anni, accusato dell’ omicidio volontario pluriaggravato del piccolo Alessandro, figlio della compagna Katerina Mathas.
Tema principale di questa nuova udienza: i tabulati telefonici di Rasero, che hanno visto il nascere di arringhe vivaci tra accusa e difesa. Il cellulare del giovane era già stato controllato nella scorsa udienza, assieme a quello della Mathas, per cercare di capire i loro spostamenti durante la notte del 15 marzo scorso, quando Alessandro venne seviziato e ucciso.
In aula, come testimone, il migliore amico di Rasero: Hal Maroni, che ha raccontato il suo rapporto con l’imputato ma anche la violenza che riservava al piccolo Alessandro.
A parlare anche Carolina Villa, ex compagna di Rasero e madre dei suoi figli, che alla domanda se l’uomo facesse uso di stupefacienti ha così dichiarato: “Sì, di cocaina. E’ per questo motivo che nel marzo del 2009 l’ho lasciato”.
Il pm ha poi reso noto un messaggino inviato dalla Villa a Rasero nel marzo di quest’anno dove si legge: “I figli puoi vederli solo se sono presenti persone private”. Le motivazioni di questo messaggino, ha spiegato Carolina Villa, “erano solo logistiche”.