Genova. Convalidato il fermo del marocchino di 30 anni accusato di violenza sessuale, minacce e rapina.
Ad accusarlo è stata una prostituta straniera di 53 anni che sostiene di essere stata minacciata con un coltello e con la cintura dei pantaloni, di essere stata violentata più volte e di essere stata costretta a dargli 300 euro.
La donna, nella sua denuncia, aveva riferito di aver sentito suonare il campanello di casa e di avere aperto la porta trovandosi davanti il marocchino con un connazionale.
Una volta entrati in casa, l’indagato l’avrebbe minacciata e violentata. Poi si sarebbe fatto consegnare il denaro. L’extracomunitario, difeso dagli avvocati Elena Fiorini e Laura Crispoldi, davanti al gip avrebbe riferito un’altra versione e cioé di aver incontrato la donna in strada e di aver contrattato 30 euro per la prestazione ma, una volta in casa, avrebbe preferito andare via.
Inoltre avrebbe detto di non essere stato a conoscenza della denuncia. A sottoporlo a fermo sono stati gli agenti del commissariato di Pré.