Genova. Era il 1978 quando Ambrogio Fogar e il giornalista de La Nazione, Mauro Mancini, trascorsero più di due mesi in mezzo ne mezzo dell’Atlantico, dopo il naufragio dello sloop Surprise. Stamani, Maria Teresa Panizzoli, vedova Fogar, con la figlia, ha dato in dono a Genova, al Museo del mare, il battello di salvataggio su cui i due trascorsero quei drammatici 74 giorni.
“Sono felice che la zattera abbia trovato il suo approdo finale- ha detto Maria Teresa Panizzoli, alla presenza delle sorelle del navigatore, del presidente dello Yacht club italiano Carlo Croce e di Maria Paola Profumo, presidente del Muma – La zattera è stata una parentesi dolorosa e molto difficile, piena di ricordi e di emozioni. Mancini perse la vita dopo due giorni dal salvataggio da parte di una nave greca e Ambrogio da allora cambiò”. E proprio il battello di salvataggio, un gonfiabile rotondo del diametro di un metro e ottanta circa, appena restaurato, sarà inserito nella sala della tempesta e accompagnata da un filmato montato dalla figlia di Fogar, Francesca, giornalista televisiva, in cui si raccontano le imprese dell’esploratore.