Genova. I sindacati Fp CGIL e Rdb dei vigili del fuoco hanno dichiarato lo stato di agitazione del comando Provinciale di Genova. I Vigili del fuoco, infatti, denunciano forti carenze di organico, pessime condizioni di lavoro e problemi nei rapporti e nella gestione del lavoro con il comandante provinciale in carica. “Queste difficoltà si traducono concretamente nell’impossibilità di dare un servizio adeguato ai cittadini – spiegano i rappresentanti sindacali – soprattutto durante le emergenze come quella dell’alluvione nel Ponente Genovese di qualche giorno fa”.
“Durante queste giornate critiche l’assenza del comandante provinciale, l’interpretazione errata della circolare che regola le attività di intervento in caso di calamità naturale e non ultimo il servizio aggiuntivo al Salone Nautico, hanno determinato per i Vigili del Fuoco un orario di lavoro che in qualche caso ha raggiunto 40 ore di servizio su 48 – continuano – mentre la suddetta circolare prevede turni 12 ore al massimo”.
In questo contesto i Vigili del Fuoco lavorano da 34 mesi con il contratto scaduto, senza veder pagati gli straordinari delle emergenze (quali ad esempio gli interventi in sostegno ai terremotati dell’Aquila o il lavoro svolto durante l’alluvione di Sestri).
“A questo si aggiungono i tagli del governo e la mancanza di assunzioni a fronte dei pensionamenti che determinano un’età media dei lavoratori di 45 anni e una carenza di organico che, con i pensionamenti di fine anno, raggiungerà le 120 unità sulle 530 (comprese di dirigenza e amministrazione), che sono attualmente presenti sul territorio della provincia – concludono – Solo per fare un esempio delle condizioni organizzative a livello provinciale, nel 1990 a Genova erano presenti quattro partenze (di 5 uomini ciascuna) a fronte di circa dodicimila interventi annuali; oggi le partenze sono state ridotte a due nonostante gli interventi siano aumentati intorno ai diciassettemila l’anno).
La situazione è grave e il rischio per i Vigili del Fuoco di Genova è quello, nonostante i turni massacranti e il conseguente aumento del pericolo di infortuni sul lavoro, di non poter rispondere a tutte le chiamate dei cittadini lasciando situazioni di emergenza senza soccorso.
Per queste ragioni i lavoratori dei Vigili del Fuoco di FP CGIL e Rdb, dopo aver aspettato per responsabilità la fine dell’emergenza determinata dall’alluvione di Sestri Ponente, hanno dichiarato lo stato di agitazione.