Genova. “Oggi- scrivono in una nota Filca Cisl Genova e Fillea Cgil- si è svolta la manifestazione organizzata dalla UEL (Unione Edile Liguria) contro alcuni provvedimenti inseriti nella manovra economica del governo che mettono in ginocchio le piccole e medie imprese del settore edile.
Alla fine anche gli imprenditori scendono in piazza per alcune delle ragioni che le stesse Organizzazioni sindacali denunciano da tempo alle istituzioni locali e alle stesse organizzazioni imprenditoriali. Il settore delle costruzioni è uno dei comparti maggiormente colpiti dalla crisi che, nell’ultimo anno nella sola Provincia di Genova, ha perso circa 1.200 posti di lavoro anche in imprese storiche presenti da anni sul territorio.
Per questi motivi serve un grande impegno politico per regolamentare il settore, sempre più destrutturato, anche per responsabilità delle stesse imprese incapaci di avanzare proposte in grado di combattere tutti gli aspetti illegali e degenerativi che avvantaggiano maggiormente le imprese irregolari e persino in “odore di mafia”, con il risultato di renderle maggiormente concorrenziali di quelle che operano nella legalità e nella trasparenza.
Fillea Cgil e Filca Cisl ritengono pertanto molto importante individuare un percorso di iniziative, anche insieme alle organizzazioni degli imprenditori, per presentare proposte unitarie e trovare intese con le istituzioni in difesa della legalità nei cantieri e del rispetto dei contratti nazionali e provinciali.
Apprezzando quindi l’iniziativa della Uel – concludono- rinnoviamo l’invito a tutte le organizzazioni datoriali del settore a costruire iniziative comuni a tutela di tutte quelle aziende serie che hanno a cuore l’attività d’impresa, gli interessi dei propri dipendenti e lo sviluppo del settore delle costruzioni nella nostra citt”à.