Genova (Murta). “Tagliamo la gronda, non la cultura” è questo il titolo del dibattito che si aprirà questa sera alle ore 18 nella chiesa parrocchiale di Murta. I comitati No Gronda e i musicisti del Teatro Carlo felice insieme per dire no alla gronda di ponente e sì all’opera lirica.
Grandi opere, gronda, cultura, istruzione pubblica, ricerca, precariato, trasporto pubblico locale, argomenti apparentemente scorrelati che hanno invece molte più correlazioni di quanto si possa immaginare.
All’incontro parteciperanno alcuni ricercatori dell’Università di Genova, il Comitato dei Precari Liguri della scuola, i lavoratori di AMT ed il CUB Trasporti. In serata è prevista anche l’esibizione dei musicisti del Teatro Carlo Felice di Genova, con la presenza del quartetto d’archi del Teatro Lirico Genovese.
I tagli indiscriminati a fondazioni liriche, scuola pubblica, istituti di ricerca, trasporto pubblico e la perseveranza nel portare avanti progetti di grandi inutili opere devastanti per il territorio appaiono come l’alibi con cui i governi, locali e nazionali di qualsiasi colore, cercano di affermare la loro prevaricazione, soffocando il pensiero libero e critico, riducendo i diritti dei lavoratori, aumentando il precariato.