Arenzano capofila nella riduzione di anidride carbonica

auto inquinanti

Arenzano. Ridurre le emissioni di anidride carbonica di almeno 18.000 tonn./anno entro il 2020. Con questo obiettivo il Comune di Arenzano definisce le proprie politiche energetiche nei prossimi 10 anni per ridurre le emissioni di C02 dovute ai consumi energetici sul territorio.

Il processo di partecipazione porterà entro il 31 dicembre 2010 alla realizzazione del Programma di Azione per l’energia sostenibile (Seap), redatto anche con il contributo dei cittadini.
Il primo appuntamento nella costruzione del Seap con assemblea pubblica, si è svolto all’Auditorium Muvita (via Marconi 165, Arenzano), il 9 ottobre, nel corso della quale è stato presentato il Patto dei Sindaci, i suoi contenuti, il SEAP e le opportunità che rappresenta per il territorio.
La seconda tappa invece vedrà protagonisti rappresentanti selezionati del mondo delle imprese, del commercio e della società civile, che parteciperanno a una serie di incontri con il duplice intento di presentare l’iniziativa e definire in modo partecipato le priorità del SEAP. Infine il 23 ottobre i cittadini saranno invitati a partecipare attivamente a “Decide – Go renewable”: un gioco creato ad hoc, studiato per stimolare la discussione e pensato in modo da presentare il “dialogo” con un approccio estremamente informale ed immediato al quale potrà partecipare chiunque, anche un non esperto.
Aderendo al ‘Patto dei sindaci’, il documento che l’Unione Europea ha proposto ai sindaci di tutta Europa per ridurre le emissioni entro il 2020, il comune di Arenzano si impegna nella lotta contro il cambiamento climatico in ambiente urbano e si assume un ruolo guida nella sostenibilità energetica a livello locale, puntando al miglioramento della qualità della vita dei cittadini e alla creazione di posti di lavoro in nuovi settori produttivi “puliti”.
La cittadina rivierasca, tra i 2 mila comuni che hanno aderito in tutta Europa, fornisce quasi 90.000 tonnellate all’anno di Co2, 7,8 per ciascun cittadino. Il settore che ha maggiore impatto in termini di anidride carbonica emessa è quello civile: gli edifici, in particolar modo le abitazioni, che contribuiscono per il 44%. A seguire l’industria (16%) e i servizi (39%).

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