Genova. Immigrazione e salute mentale, un tema di cui si è ancora poco consapevoli. Cosa può imparare la psichiatria dalla clinica dei pazienti migranti? Come può essere ripensata la sua funzione all’interno delle nostre società in continua evoluzione? Che cosa è stato trasmesso della legge 180 alle nuove generazioni di operatori della salute mentale che si confrontano con le sfide del mondo contemporaneo? Se ne parla nel salone di Casa della Giovane in occasione della presentazione del libro di Davide Bruno (psichiatra nell’Azienda socio sanitaria e territoriale di Lecco) Alle frontiere della 180. Storie di migrazione e psichiatria pubblica in Italia (Il Pensiero Scientifico Editore).
Questo libro intende rispondere a tali interrogativi a partire dalle storie di pazienti venuti da altrove. I temi e le questioni della clinica transculturale sono sviluppati attraverso l’analisi di singoli casi ed esperienze maturate nell’ambito della sanità pubblica. Un testo che invita a ripensare in modo più esteso l’assistenza psichiatrica in Italia, ma che si rivolge anche a tutti coloro che pensano all’incontro con la diversità come a un’occasione di scambio e cambiamento.
Ne parlerà con l’Autore Giulia d’Arrigo, operatrice Il Melograno/Progetto Sprar Auxilium, mentre coordinerà l’ìncontro Daniele di Pompeo, operatore Il Melograno/Case alloggio La Palma e Il Mandorlo Auxilium.
Per approfondire il tema del libro, che supera l’ambito tecnico e “si rivolge anche a tutti coloro che pensano all’incontro con la diversità come a un’occasione di scambio e cambiamento”.