Genova. Diretto da Elisabetta Granara, Habitat Naturale intende approfondire una dinamica di fondo del vivere contemporaneo: le migrazioni e le loro conseguenze. Le esplorazioni e i fenomeni coloniali che hanno permesso la creazione dei musei di scienze naturali sono alla base dell’attuale configurazione geopolitica del mondo. I flussi migratori ricalcano rotte su cui da millenni si ripete il ciclico peregrinare di batteri, piante, uomini e animali. Alla base di tutto c’è l’istinto di sopravvivenza delle specie viventi e la ricerca di un luogo in grado di ospitare il naturale sviluppo della vita.
Il Museo di Scienze Naturali, che fa da scenario al progetto, è la metafora di un mondo che molti di noi pensano di poter mantenere così com’è, intatto, ordinato, sterile, popolato di vecchie bestie immobili nei loro paesaggi artificiali. Ma dentro quel mondo, come un organismo minuscolo che può modificarne l’ecosistema, entra clandestinamente una nuova vita che lo riorganizza e lo salva dall’estinzione.
Biglietti da 14 euro. Inizio alle 20.30.