Genova. Attivo dal 1995, il Festival Internazionale di Poesia di Genova “Parole Spalancate” è la più grande e longeva manifestazione italiana di poesia, con oltre 1100 poeti e artisti intervenuti nelle 21 edizioni fin qui effettuate, 120 eventi gratuiti ogni anno, 11 giorni consecutivi di programmazione e un format esportato in vari Paesi tra i quali Belgio, Francia, Finlandia, Giappone, Germania. In questo 2016 il Festival si articola dal 10 al 19 giugno.
Parole spalancate, che ha la sede principale a Palazzo Ducale, ospita due importanti sezioni: la prima, intitolata “Poevisioni“, esplora il rapporto fra poesia e cinema e ha presentato film e documentari dei più grandi registi dell’area Mediterraneo ed europei. Nel corso degli anni ha visto la presenza, fra gli altri, di Pippo Delbono, Amos Gitai e, quest’anno, di Peter Greenway.
La seconda sezione è “La ricostruzione poetica dell’universo“, vero e proprio congresso in progress nel quale anno dopo anno poeti, scrittori, filosofi, architetti, scienziati, creativi in genere si interrogano su possibili scenari futuri per una vita più a dimensione umana e dove arte, cultura, conoscenza ed etica ritornino al centro della vita quotidiana e dell’evoluzione.
Due degli appuntamenti fissi di “Parole spalancate” si svolgono nel centro storico di Genova: i Percorsi Poetici, itinerari guidati e spettacolarizzati che seguono le tracce lasciate dai poeti e scrittori che hanno soggiornato e vissuto a Genova, e il “Bloomsday” che ogni anno, il 16 giugno, propone una lettura integrale dell’Ulisse di Joyce da parte di un centinaio di lettori in 23 luoghi caratteristici del centro storico del capoluogo ligure.
Dal 2007, in collaborazione con il Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria (Liguria, Piemonte e Toscana), le direzioni dei penitenziari delle regioni coinvolte e la Biblioteca Berio, abbiamo avviato un progetto per dare voce a chi vive una condizione di limitazione della propria libertà.
“Poeti Dentro” oltre al concorso di poesia e racconti brevi riservato ai detenuti, prevede ogni anno un’attività di laboratorio con i poeti italiani e internazionali ospiti del Festival