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Billy Budd di Britten, ovvero come i puri vengono sempre sconfitti

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Billy Budd

Genova. Debutta venerdì 17 aprile al Teatro Carlo Felice l’opera Billy Budd (ore 20.30) di Benjamin Britten. Direttore Andrea Battistoni. Protagonisti Phillip Addis e Alan Oke. Regia e scene di Davide Livermore.

Il racconto Billy Budd, Sailor di Herman Meliville, del 1891, sembra stato scritto apposta per essere messo in musica, in futuro, da Benjamin Britten: la lotta tra bene e male, le passioni nascoste che trovano sfogo solo nella violenza proprio perché represse, l’innocente vittima sacrificale, come un nuovo Cristo, dell’ingiustizia degli uomini, la fatica di assumersi la responsabilità delle proprie decisioni, il rimorso di chi non è cattivo, ma non abbastanza forte per agire secondo giustizia.

La storia di Billy Budd, giovane e timido marinaio impiccato dall’equipaggio per aver ucciso il malvagio maestro d’armi Claggart, che aveva macchinato per accusare ingiustamente Billy – di cui era geloso, ma da cui era anche attratto – di complotto, riassume in sé l’intera concezione teatrale di Britten: l’opera lirica come missione etica, morale, che ha il dovere di rappresentare la sconfitta dei puri davanti a chi è senza scrupoli e la sopravvivenza grigia di chi non si sa schierare (il capitano Vere).

La musica rifiuta ogni enfasi, ogni retorica, che finirebbe per falsificare il senso profondo di ciò che accade sulla scena: il registro scelto è quello dell’inquietudine, dello scavo interiore, ottenuto facendo tesoro dell’esperienza del teatro espressionista (quello di Berg in particolare) e aprendo il linguaggio armonico all’ambiguità tonale, riflesso sonoro dell’ambiguità morale che domina a bordo de “L’Indomabile”.

La prima assoluta dell’opera (il cui libretto è di uno scrittore del valore di Edward Morgan Forster, coadiuvato da Eric Crozier), al Covent Garden di Londra il 1 dicembre 1951, fu salutata come un evento: Britten veniva consacrato definitivamente come il più grande compositore inglese dopo Purcell.

Il Carlo Felice presenta Billy Budd in un  allestimento del Teatro Regio di Torino, adattato per il Teatro Carlo Felice, con la regia di Davide Livermore, incentrato sulla sfida tecnica di non ricostruire una nave in scena, ma di trasformare in un vascello i ponti mobili e le strutture dello stesso palcoscenico.

Repliche: 18-19-21 aprile ore 15.30, 23 aprile 20.30.

Biglietti da 32 a 80 euro (da 25 a 63 euro il 18 aprile).

 

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