Una serata di raccolta fondi per i progetti di mediazione, tra dialogo e tango, che unisce Genova alla città che ospiterà il XIV Congresso Mondiale di Mediazione: Buenos Aires. L’AssMedCom, Associazione di Mediazione Comunitaria di Genova, organizza in collaborazione con la ASD “Centro Buenos Aires” un evento di raccolta fondi per i progetti di mediazione in atto.
L’evento ha lo scopo di sensibilizzare alla mediazione comunitaria e chiudere la settimana di scuola estiva “Giovani, territori e mediazione” organizzata dal Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Genova, la Fondazione San Marcellino e la Conferenza Universitaria per lo Studio della Mediazione e il Conflitto (Spagna) che vede coinvolti una trentina di giovani, alcuni di loro provenienti dalla Spagna.
Ulteriore obiettivo dell’aperitivo e la milonga è promuovere il XIV Congresso Mondiale di Mediazione che si svolgerà tra il 17 e il 22 settembre del presente anno a Buenos Aires – http://mundial.congresodemediacion.com – l’aperitivo e milonga della mediazione si propone come un momento dove l’Associazione presenterà i progetti che ha svolto e continua a svolgere e ai quali sarà destinata parte dell’incasso.
L’appuntamento è per venerdì 20 luglio presso i locali della ASD Centro Buenos Aires in Viale Brigata Bisagno 2/12 (scala sinistra, terzo piano – angolo Corso Buenos Aires). A partire dalle ore 19, a portare un po’ di atmosfera d’oltreoceano ci sarà una lotteria con oggettistica argentina, la lettura di testi su Buenos Aires e la sua musica. La serata continuerà, dalle ore 21 con una Milonga a cui potranno prendere parte tutti i presenti.
Il contributo per partecipare è di 10 euro a persona.
Associazione di Mediazione Comunitaria
Scopo dell’AssMedCom, nata a Genova nel 2013, è la promozione della coesione sociale, del dialogo e della cultura della pace, proponendosi come referente per la cultura e le tematiche della mediazione, con particolare attenzione alla mediazione comunitaria, intesa come l’offerta ai territori (quartieri, polizia locale, scuole, organizzazioni e imprese, carceri, ecc.) degli strumenti tipici delle tecniche di mediazione del conflitto e di lettura e interpretazione delle diverse componenti linguistiche-culturali, per sostenerli nel riconoscere ed esprimere i propri bisogni, nella ricerca comune e condivisa di strategie per il superamento dei conflitti e il miglioramento della qualità della convivenza, anche, laddove necessario, con il contributo di un terzo mediatore.