Mezzanego. È morta l’escursionista scivolata in un burrone questo pomeriggio sul monte Zatta, vetta dell’Appennino ligure nei pressi del passo del Bocco, nel comune di Mezzanego. Si tratta di Elisa Martina Enrile, una genovese di 31 anni. Stava facendo una gita insieme al suo fidanzato, un 44enne chiavarese. Per lei, nonostante l’immediata mobilitazione dei soccorsi, non c’è stato nulla da fare.
Nata nel 1990, la vittima era originaria di Finale Ligure ma abitava nel quartiere genovese della Foce. Laureata in medicina, lavorava come specializzanda all’ospedale San Martino di Genova dove frequentava la terapia intensiva cardiovascolare al quarto piano del Monoblocco. Di recente aveva partecipato a uno studio sui pazienti malati di Covid-19 in trattamento con terapia ventilatoria. Negli anni scorsi aveva frequentato il gruppo universitario della comunità di Sant’Egidio impegnato nelle visite agli anziani. La montagna era una delle sue più grandi passioni.
Alla base dell’incidente mortale ci sarebbe una tragica fatalità. I due si trovavano sul crinale montuoso intorno alle 14 quando la donna è inciampata cadendo per diversi metri in un precipizio. Il suo compagno, Davide Santi, dopo aver assistito alla drammatica scena, ha subito provato a raggiungerla, provando a calarsi nel burrone. La ragazza però ha continuato a scivolare. Poi, rimasto a sua volta ferito, l’uomo ha chiamato i soccorsi, ma la situazione era già disperata.
Sul posto sono accorsi i militi della Croce Bianca di Mezzanego, una squadra di vigili del fuoco di Chiavari, i tecnici del soccorso alpino della Liguria, l’elisoccorso Grifo partito da Villanova d’Albenga e i carabinieri. La ragazza è stata raggiunta grazie all’elicottero, ma purtroppo era già morta a causa dei gravissimi traumi riportati.
A quel punto i soccorritori hanno tratto a bordo il 44enne, sconvolto per l’accaduto, e lo hanno portato in ospedale. Le sue condizioni non sono gravi, ma nell’estremo tentativo di salvataggio ha riportato alcune contusioni. In seguito l’elisoccorso è tornato sul posto per recuperare il corpo senza vita della giovane escursionista, ora a disposizione dell’autorità giudiziaria all’ospedale San Martino per tutti gli accertamenti del caso.
Sulla vicenda indagano i carabinieri, anche se non risultano elementi utili a far considerare ipotesi diverse da quella di un incidente fatale.