Genova. Partiranno intorno al 12 febbraio le prenotazioni per vaccinare gli ultraottantenni in Liguria, esclusi coloro che vivono nelle Rsa. E già in quel giorno potrebbe essere organizzato un simbolico vaccine day per poi proseguire le somministrazioni dalla settimana successiva. Ad annunciarlo è il presidente ligure Giovanni Toti dopo la riunione con i vertici di Alisa: “Dalla mattina del 15 febbraio partiremo con le vaccinazioni. In assenza di una programmazione dalla struttura commissariale stiamo predisponendo un sistema per sovrapporre le settimane di chiusura della prima fase in senso stretto con l’inizio del ciclo allargato”.
La macchina organizzativa si è già messa in moto. Per prenotare saranno a disposizione diverse modalità, da quelle più tradizionali a quelle informatizzate: “Coinvolgeremo medici di famiglia, con cui ci vedremo giovedì prossimo, poi farmacie, sportelli Cup, call center, e il form di prenotazione automatica online di Liguria Digitale”, elenca Toti. Gli anziani con 80 anni o più saranno avvisati con lettere a domicilio e invitati a mettersi in lista.
Per l’inoculazione sarà attivato un “triplo canale”, spiega il presidente della Regione. Gli ultraottantenni in grado di muoversi in autonomia “vedranno comparire il foglio di prenotazione con la doppia data, l’orario e il luogo in cui presentarsi”. Chi vive a casa propria ma ha problemi di deambulazione sarà contattato direttamente dalle aziende sanitarie per la somministrazione a domicilio. E poi ci sarà un’altra partita, quella degli under 55 per i quali sarà usato il vaccino AstraZeneca che l’Aifa ha raccomandato di non usare per le fasce d’età più avanzate. “Stiamo definendo un percorso a livello nazionale sia coi medici di famiglia sia con le farmacie sia con altri canali”, aggiunge Toti.
Dove sarà somministrato il vaccino? Di sicuro non si aspetteranno i gazebo dell’architetto Boeri. Le Asl e i Comuni sono già a caccia di spazi dove organizzare tutta la seconda fase della campagna: in cima alla lista ci sono gli ampi locali della Fiera del Mare, ma anche “cinema, teatri e palestre“, ricorda Toti. Le stesse aziende sanitarie metteranno a disposizione alcune strutture. Il piano è ancora da definire nel dettaglio.
Intanto, mentre oggi sono arrivate le prime dosi Moderna al Villa Scassi (800) e negli ospedali del Levante, da domani si aggiungeranno altre 16.380 dosi Pfizer, corrispondenti a 14 pizza box. La maggiore preoccupazione riguarda proprio i ritardi nelle consegne e i criteri con cui verranno assegnati i vaccini nelle prossime settimane.
“Riteniamo che il piano di vaccinazione debba essere coerente – argomenta Toti –. Se si dice che si devono vaccinare prima gli over 80 vanno distribuiti sulla base del numero di anziani residenti su territorio. È chiaro a tutti che, se si usasse un criterio che non sia quello della popolazione target, rischieremmo di avere regioni che passano subito a vaccinare i 70enni e altre con gli 80enni che non sono ancora immunizzati. E questo si scontrerebbe con l’uguaglianza di fronte alla legge. Non nascondo che c’è anche una discussione tra Regioni, ci auguriamo che il governo sciolga presto questo nodo”.