Canale parallelo

Vaccino anti Covid, chi sono i cittadini liguri che lo riceveranno prima di molti over 80

Nei prossimi mesi saranno immunizzati circa 370mila liguri con meno di 65 anni: ecco quali sono le categorie prioritarie

vaccino antinfluenzale

Genova. Mentre la Regione corre ai ripari dopo il boom di prenotazioni per la vaccinazione degli ultraottantenni, esiste un canale parallelo che al momento sfugge alle procedure riservate agli anziani. È quello delle dosi AstraZeneca, che dopo il via libera dell’Aifa potranno essere somministrate fino ai 65 anni di età (e non più 55) e che permetteranno a molte persone di immunizzarsi ben prima dei loro nonni, considerato che la fine della campagna over 80 – come ribadito ieri da Toti – è prevista solo per fine maggio.

Le primissime dosi arrivate in Liguria sono state usate anzitutto sui transfrontalieri che lavorano in Francia, circa 5mila persone, per tentare di arginare la diffusione del contagio nell’Imperiese. Il 15 febbraio sono state consegnate altre 7.400 dosi e domani, 19 febbraio, ne sono previste altre 13.800. Numeri che iniziano a farsi consistenti.

Il piano di Alisa prevede la disponibilità di 31.600 dosi AstraZeneca a febbraio, 75mila a marzo, 180mila ad aprile e altrettante a maggio. Sulla base di questi dati è possibile ipotizzare che circa 370mila liguri under 65 (oltre al personale del servizio sanitario regionale e delle Rsa già coperto nella prima fase) saranno immunizzati nei prossimi tre mesi.

In questi giorni il vaccino AstraZeneca viene già somministrato ai liberi professionisti (medici, odontoiatri, veterinari), al personale della sanità privata, ai volontari a contatto con le persone fragili. Le adesioni vengono gestite direttamente dagli ordini professionali o dalle strutture di riferimento, mentre sono le aziende sanitarie a fissare gli appuntamenti.

In provincia di Genova sono circa 4mila i medici liberi professionisti da vaccinare, di cui 3.200 sul territorio di Asl 3. “Stiamo andando avanti al ritmo di circa 100-150 al giorno – spiega il presidente dell’ordine genovese, Alessandro Bonsignore -. L’adesione è intorno al 90%, simile a quella del personale ospedaliero. Noi raccogliamo le adesioni e ci siamo resi disponibili anche per la somministrazione”.

Negli scorsi giorni il dipartimento di protezione civile della Regione ha inviato una lettera ai Comuni chiedendo di effettuare “con ogni urgenza” una ricognizione tra i volontari nella fascia d’età 18-54 anni per raccogliere le adesioni di chi intende farsi vaccinare con le dosi AstraZeneca. La scadenza per inviare gli elenchi è indicata per oggi.

Intanto, già dalla prossima settimana, si potrà iniziare a vaccinare le categorie definite come “prioritarie” nelle raccomandazioni ad interim del ministero della Salute. L’elenco cita esplicitamente il personale scolastico e universitario docente e non docente, le forze dell’ordine (polizia, guardia di finanza, capitaneria di porto, vigili del fuoco, polizia locale), tutto l’ambito penitenziario (polizia, personale carcerario, detenuti), i luoghi di comunità civili e religiosi e “altri servizi essenziali” che al momento sono ancora da definire.

Al momento non è possibile determinare quanti liguri fanno parte di queste categorie, visto che l’elenco è ancora approssimativo. Di sicuro c’è che molti settori sono ancora in alto mare. “Nei prossimi giorni inizieremo a organizzarci con Alisa”, fa sapere il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Ettore Acerra, mentre il personale scolastico non ha ancora ricevuto circolari in merito. Tra coloro che hanno già fornito i nominativi ci sono invece gli agenti di polizia, che potranno ricevere la prima dose nei prossimi giorni. Solo dopo aver esaurito le categorie prioritarie si potrà vaccinare il resto della popolazione.

Tutto questo salvo alcune eccezioni, visto che il vaccino AstraZeneca non è ritenuto abbastanza sicuro ed efficace per anziani e soggetti fragili: per loro saranno usate le dosi Pfizer e Moderna. Le persone considerate “estremamente vulnerabili” (cioè quelle con particolari patologie riconosciute dal ministero) andranno in coda agli over 80 e quindi – a meno che non cambi la programmazione – non si potranno immunizzare prima di giugno, all’inizio della fase 2.

Per quanto riguarda le persone con 65 anni o più (e per ora anche gli over 55, in attesa che la nota ufficiale di Aifa venga “recepita” da Alisa), se si tratta di liberi professionisti o altre categorie comprese nella fase 1 allargata saranno vaccinati subito, altrimenti dovranno attendere il loro turno ancora più avanti nella fase 2.

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