Genova. “Preso atto che il Comune di Genova si riconosce nei valori comuni dell’antifascismo e dell’anticomunismo, così come di tutte le forme ideologiche totalitarie e violente, riconoscendo la necessità di riaffermare che nel futuro non si abbia a concedere spazi a idee nazionalfasciste, comuniste, eversive e loro relativi simboli inneggianti al totalitarismo, al nazismo, al fascismo, al comunismo, all’antidemocrazia, alla violenza di ogni genere (verbale, fisica, psicologica e di danno ad arredi urbani e/o spazi e muri cittadini) che sopprimono libertà e valori di alta democrazia ai quali noi intendiamo appellarci” impegna il sindaco e la giunta ad istituire una anagrafe virtuale Antifascista – Antinazista – Anticomunista – Antidemocratica ed Eversiva a difesa dei valori della nostra Costituzione”.
Questo il dispositivo del più ampio ordine del giorno presentato dal consigliere Mario Mascia (capogruppo Forza Italia) Lorella Fontana (capogruppo Lega) che è stata approvata dal consiglio comunale con 24 voti favorevoli (tutta la maggioranza più Avvenente e Bruccoleri), sei astenuti (Pd e Lista Crivello) e 5 contrari (M5s).
La proposta arriva nei giorni in cui l’Anagrafe nazionale antifascista sta raccogliendo le firme per la legge di iniziativa popolare per le “Norme contro la propaganda e diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti”. Un ordine del giorno, quello approvato, che comprende anche l’adesione alla all’Anagrafe Antifascista istituita dal Comune di Stazzema e a “promuovere una proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda delle ideologie fasciste, naziste, comuniste, eversive e antidemocratica, nonchè contro la produzione e la vendita di oggetti e simboli che richiamino tali ideologie“. Una sorta di “risposta” sul solco di quanto ripetuto più volte dallo stesso sindaco che più volte si è dichiarato antifascista “ma anche anticomunista“.
“Peccato per i distinguo dell’opposizione in sede di votazione – commentano i consiglieri del Carroccio in una nota – dimostrazione che non riescono mai a prendere le debite distanze da quelle ideologie totalitarie che hanno scritto, come il nazifascismo, pagine di storia drammatiche che hanno contato milioni di vittime”.
Da notare che poco prima, un altro ordine del giorno fuori sacco, approvato con i voti della maggioranza, ha impegnato il sindaco per chiedere al governo di sospendere le celebrazioni del centenario del Partito Comunista Italiano, considerato uno spreco di denaro e di tempo “in un momento così delicato per tutti gli italiani e i genovesi”. Appunto.