Genova. Sono dieci le regioni che hanno un Rt puntuale maggiore di 1 e tra queste c’è anche la Liguria con un valore pari a 1,08. È quanto emerge dalla bozza del monitoraggio della cabina di regia con ministero della Salute e Istituto superiore di sanità per il periodo relativo alla settimana 8-14 febbraio, diffusa oggi dalle agenzie di stampa.
In base a questi dati, tuttavia, oggi la Liguria verrebbe classificata in zona gialla avendo un “rischio basso” per quanto riguarda la situazione degli ospedali e gli altri parametri presi in considerazione. In questo modo, se fosse confermato il trend positivo per la seconda settimana di fila, come prevede il Dpcm, verrebbe centrato l’obiettivo di passare in zona gialla il 1° marzo prefigurato dal governatore Giovanni Toti anche se l’indice Rt restasse sopra 1.
“Il combinato disposto di fattori di rischio e Rt collocherebbe questa settimana la Liguria in giallo, pertanto se la prossima settimana confermasse il dato, se non ci saranno cambiamenti da parte del Consiglio dei ministri sulla legislazione Covid, saremmo sufficientemente confidenti di tornare in zona gialla la settimana successiva”, ha confermato il presidente ligure Giovanni Toti durante la conferenza stampa sull’emergenza coronavirus.
In base al decreto in vigore, infatti, è necessario essere classificati come “scenario di tipo 1” per due settimane consecutive prima di poter allentare le restrizioni, e nell’ultimo monitoraggio la nostra regione rientra in uno “scenario di tipo 2“, come anche in quello della settimana precedente che ha sancito l’ingresso in zona arancione.
Il monitoraggio conferma per la terza settimana segnali di tendenza ad un “graduale incremento nell’evoluzione epidemiologica” e si osserva un “peggioramento nel livello generale del rischio”. Ciò richiede misure di mitigazione nazionali e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione.
L’Iss raccomanda ancora una volta di evitare “tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine”.