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Manifestazione in piazza De Ferrari: “La mascherina fa male, ci stanno torturando” fotogallery

Una trentina di cittadini in piazza contro "il terrorismo mediatico" e i dispositivi di protezione: "Non abbiamo bisogno di una laurea"

Genova. Circa una trentina di persone si sono radunate in piazza De Ferrari, nel centro di Genova, per partecipare a una manifestazione dal titolo “Uniti si vince” organizzata – come si legge nel volantino circolato nei giorni scorsi nelle chat – da un sedicente gruppo di liberi cittadini contro “il terrorismo mediatico”, a sostegno delle “attività che falliscono” e perché “non esistono più i nostri diritti”.

Gran parte degli interventi in realtà ha avuto come tema centrale i dispositivi di protezione. “Le mascherine fanno male – ha sentenziato dai gradini di Palazzo Ducale una donna, una degli organizzatori -. Se mettiamo una mascherina davanti a un bocchettone dell’aria non passa aria. Se mettete una mano non sentite aria che passa. Ciò significa, che quando io respiro, la quantità di aria che riesco a immettere nei polmoni è ridottissima. Non ho bisogno di avere una laurea, non ho bisogno di uno studio scientifico di anni e anni. Come ci sentiamo lo possiamo sapere solo noi, non deve dircelo un medico”.

A questo tema l’Ordine nazionale dei medici ha dedicato un ampio approfondimento sul proprio sito anti-bufale. “Stanno torturando gli anziani e i bambini – ha aggiunto un’altra signora dichiarandosi infermiera -. Se avessero messo le mascherine ai cani qui ci sarebbero le associazioni animaliste a lamentarsi”. Uno striscione appeso alla facciata del Ducale recitava: “Ascoltiamo il cuore, non la paura”.

La manifestazione, regolarmente autorizzata, si è svolta in maniera pacifica pur sotto la sorveglianza della polizia. I partecipanti hanno osservato il distanziamento, ma alcuni di loro non indossavano la mascherina, coerentemente con le tesi sostenute.

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