Rapallo. Una linea d’azione sinergica e concreta, sotto la regia di Regione Liguria, che dia ai singoli Comuni una direttiva per affrontare in maniera univoca la spinosa questione dei rinnovi delle concessioni demaniali. A chiederla è il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco, a fronte della situazione di incertezza normativa che sta mettendo in difficoltà il comparto turistico-balneare. Il Governo ha dato il via libera alle proroghe fino al 2033, ma molti Comuni stanno temporeggiando perché temono di violare la direttiva Bolkestein.
“Ho appreso come altre regioni, come la Sardegna, abbiano approvato delibere esprimendo quindi un’indicazione agli enti locali – sottolinea il primo cittadino – Mi verrà fatto notare che la Sardegna sia una regione a statuto speciale: ebbene, non è l’unica ad aver deliberato nel merito. Penso ad esempio a Campania e Toscana”.
Nello specifico la Campania ha preso atto che le concessioni demaniali marittime vigenti alla data di entrata in vigore della legge 145/2018 (cioè al 1° gennaio 2019) conservano la loro validità per i novanta giorni successivi alla dichiarazione della cessazione dello stato di emergenza da Covid-19 e pertanto, fino al 3 maggio 2021. La Sardegna ha adottato una determinazione per dare atto che la scadenza delle concessioni demaniali marittime è prorogata al 31 dicembre 2033, prevedendo che i concessionari confermino la volontà di gestire la propria concessione demaniale mediante la presentazione di idonea domanda.
“Con questo voglio dire che, a mio avviso, dovrebbe essere la Regione di riferimento ad esprimersi e a coordinare questa situazione così complessa, facendosi portavoce delle istanze delle attività balneari con il Governo centrale e, nel contempo, fornendo indicazioni agli enti locali sulle decisioni da intraprendere a fronte dell’incertezza normativa – osserva Bagnasco – La giunta comunale di Rapallo è stata la prima nel Tigullio a dare indirizzo di estendere le concessioni demaniali al 2033, avendo a cuore il futuro delle aziende del comparto, salvo poi deliberare ufficialmente l’estensione al 2022: un provvedimento, quest’ultimo, che abbiamo preso seguendo i contenuti della nota inviata dalla Procura di Genova alle associazioni balneari e le indicazioni della stessa Procura alle amministrazioni comunali tramite tecnici. Credo tuttavia che, per consentire un’azione incisiva, corale e che sia veramente d’aiuto per i sindaci e le attività che insistono su aree demaniali, sarebbe appunto auspicabile che fosse la Regione a dare indicazioni”, ha concluso Bagnasco.
A tal proposito, l’appello del primo cittadino di Rapallo va ai consiglieri regionali, affinché facciano da tramite con l’esecutivo regionale per portare le istanze di Comuni ed attività e arrivare a tracciare una linea d’azione comune. «So che alcuni consiglieri regionali del territorio, di recente, hanno incontrato più volte i rappresentanti delle locali associazioni di categoria – conclude Bagnasco – Purtroppo, mi risulta che dalle riunioni non sia scaturito al momento nulla di concreto. Il mio auspicio è che accolgano il mio appello e facciano da portavoce con il presidente Toti per far sì che la Regione intraprenda un’iniziativa efficace, che sia d’aiuto per i sindaci e, conseguentemente, dia risposte alle imprese che insistono sul demanio marittimo».