Genova. Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino, è stato uno dei primi, con un piccolo fuori programma, a ricevere questa mattina il vaccino contro il coronavirus. Una delle 320 dose del farmaco Pfizer arrivate dall’arsenale militare della Spezia è stata inoculata nel braccio sinistro del virologo. Che ribadisce l’importanza di questa campagna.
“Sono molto contento di essere stato vaccinato e sono assolutamente tranquillo – ha detto in conferenza stampa pochi minuti dopo – oggi vaccinarci deve essere un messaggio nei confronti di chi è scettico. la mia paura è che ci saranno persone che si vaccineranno in una prima fase e saranno convinte, e sono quelle che hanno risposto ai questionari, ma finita la fase delle persone più esposte ci saranno gli altri”.
“Dobbiamo far sì che tutto il sistema sanitario si vaccini – continua Bassetti – se anche una piccola parte sarà scoperta sarà un tallone d’Achille per il nostro sistema. Chi oggi è qui deve dare un messaggio per quelli che sono titubanti”.
Era giusto rendere obbligatorio il vaccino per il personale sanitario?. “Sì, l’ho detto tante volte, andava fatta una legge prima. A questo punto vedremo a livello nazionale quale sarà stata la copertura alla fine di febbraio”, rincara la dose.
“A quel punto si dovranno prendere dei provvedimenti. Credo che in un ospedale, una struttura sanitaria, una Rsa dovrebbe poter entrare unicamente chi ha fatto il vaccino. Chi non ha fatto il vaccino non è giusto che lavori nel sistema sanitario. Non è un problema solo per se stesso, ma anche per le persone che assiste. Lo abbiamo visto anche qui al San Martino, tante volte gli operatori sanitari hanno portato il contagio alle persone. Dobbiamo arrivare ad avere una copertura del 100%, non esiste 80-85%. Degli operatori sanitari chiunque dev’essere vaccinato”.
E chi ha già avuto il Covid, deve vaccinarsi? “Certo – afferma Bassetti – i dati ci dicono che l’immunità rimane fino a 8 mesi ma dobbiamo comunque vaccinarci perché in ogni caso si dà un colpo importante al sistema immunitario molto più ampio e più forte di quello che può dare un’infezione naturale”.
Il direttore di Malattie infettive, il reparto simbolo della battaglia contro il Covid e uno di quelli maggiormente sotto stress da mesi afferma: “Oggi si celebra un momento fondamentale per la scienza e la ricerca che in 10 mesi è riuscita a mettere a disposizione oggi due vaccini, nei prossimi mesi altri. Questo è il trionfo della scienza ed è importante metterlo in luce. Speriamo che adesso inizia la rivincita contro il virus, che da oggi si possa ripartire”.
“Mi auguro il 2021 sia un po’ meno pesante per chi ha dovuto affrontare il problema della malattia. Oggi inizia una nuova fase. Vaccinarsi è un atto d’amore verso noi stessi, verso le persone che amiamo e la società in cui viviamo”, conclude Bassetti.