Genova. Sono sparsi in tutta la città i manifesti anti abortisti fatti affiggere dall’associazione Pro Vita e Famiglia che stanno suscitando reazioni indignate e richieste di rimozione da parte di associazioni, partiti e sindacati.
Da San Fruttuoso a corso Saffi, da Marassi a Bolzaneto, da Di Negro a ponte Caffaro: le affissioni-choc sono state distribuite in tutta la città.
“Sono ricchi, si credono potenti e invincibili – dicono le attiviste di Non una di meno che per prime hanno denunciato il messaggio gravemente disinformativo dei manifesti che paragonano la pillola RU-486 al veleno – si comprano spazi pubblicitari con un sacco di soldi, che evidentemente fanno comodo al nostro Comune, che ben se ne guarda dal rimuovere queste menzogne violente e discriminatorie, come ha fatto invece il Comune di Milano”.
Il manifesto “corretto” dalle attiviste domenica in corso Saffi è già stato sostituito da uno nuovo. “Ma noi non ci stiamo – dicono le femministe di Non una di meno – questa è violenza e disinformazione, questo è voler spaventare e riportarci al medioevo. Questo è veleno”.
Per questo annunciano un presidio informativo per sabato mattina:”Faremo un volantinaggio per dare informazioni corrette davanti a quelle false del manifesto” spiegano le attiviste. L’appuntamento è alle 11 in corso De Stefanis davanti alla cooperativa Il Mirto.