Genova. “Il giardino di Gaia“. Recita così la targa commemorativa che il Municipio Bassa Val Bisagno ha collocato in piazzetta Pedegoli, là dove lo scorso 24 ottobre la 16enne Gaia Morassutti era rimasta coinvolta nel gravissimo incidente provocato da Luca Bottaro, trovando poi la morte il 12 novembre dopo una lunga agonia all’ospedale Villa Scassi.
Alcuni conoscenti si erano già mossi per avviare una raccolta fondi con l’obiettivo di finanziare una targa e offrire il resto del ricavato alla famiglia distrutta dalla perdita. “Abbiamo fatto tutto in accordo con famiglia e amici di Gaia, su mia richiesta il testo e il colore della targa e delle scritte sono state concordati totalmente con loro”, spiega il presidente del Municipio Massimo Ferrante.
Dieci giorni fa, nell’anniversario della scomparsa di Gaia, i suoi amici e compagni di scuola sono tornati a radunarsi in Pedegoli per ricordarla ancora una volta. Lo avevano fatto in maniera particolarissima già nel giorno del suo funerale, tappezzando il quartiere di palloncini gialli (molti sono ancora appesi lungo le strade) e partecipando in massa alla cerimonia. Striscioni e mazzi di fiori sono ancora lì a fare da cornice per esprimere il grande affetto da parte di tutto il quartiere.
Intanto Luca Bottaro, 23enne meccanico di Marassi che guidava la Bmw X3 lanciata a gran velocità come hanno riferito alcuni testimoni, è ancora agli arresti domiciliari in attesa della conclusione delle indagini. Dovrà rispondere di omicidio stradale e omissione di soccorso, visto che era fuggito poco dopo l’incidente insieme agli altri tre amici in macchina con lui, indagati anche loro per omissione di soccorso.