Genova. “Siccome dicono che le decisioni vengono prese solo in base a dati scientifici, senza alcun giudizio politico se non quello tecnico degli scienziati, mi aspetto che la Liguria rimanga in zona gialla: se lo era ieri, un base agli stessi dati lo sarà anche domani”. Così il presidente ligure Giovanni Toti in diretta Facebook al termine della giornata in cui il governo ha posto le basi per quella che sarà la nuova ordinanza del ministro Speranza che potrebbe ridisegnare la “mappa cromatica” dell’Italia.
Toti ha ribadito che l’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità (il numero 25) ha restituito gli stessi parametri del precedente (il numero 24), in base al quale la Liguria era stata classificata in zona gialla. “Il nostro Rt è 1,38 – ha spiegato il presidente – e il report dice una cosa in più: che tutti i dati sono di qualità ‘verde’, non c’è neanche un parametro che non abbia qualità e affidabilità. Vorrei fosse chiaro agli amici a cui piace fare dietrologie e scorrazzare nella melma del sospetto”. Nonostante questo la Procura prosegue gli accertamenti su ciò che è stato inviato a Roma.
“Nessuno nega che ci sia una sofferenza negli ospedali – ha aggiunto Toti -. Sto autorizzando una ad una la chiusura dei reparti. Il problema vero non è la mancanza di spazio, ma la mancanza di personale. Per aprire nuovi letti Covid e far assistere quei malati servono medici, pneumologi, internisti, rianimatori, anestesisti, infermieri e operatori sanitari. Quindi abbiamo bisogno di chiedere al personale degli altri reparti di dare una mano”.
Il verdetto sul possibile (ma difficile) ingresso in “zona arancione” dovrebbe arrivare nelle prossime ore. “Non è una gara tra regioni, non è una gara a chi è più bravo, a promuovere o bocciare, non è un Risiko – ha concluso Toti -. La Liguria è in zona gialla perché è stata classificata dal governo in giallo sulla base di una serie indicatori che mi indigno se qualcuno mette in discussione”.