Genova. E’ stato pubblicato ieri sera in Gazzetta ufficiale il decreto legge che proroga fino al 31 gennaio lo stato d’emergenza per la pandemia di coronavirus e introduce una nuova misura per limitare il contagio, l’obbligo di indossare sempre la mascherina, in tutti i luoghi al chiuso che non siano casa propria e anche all’aperto, a meno che non ci trovi in un luogo isolato.
Ma cosa dice testualmente il decreto? Vediamolo insieme.
Il provvedimento modifica il decreto legge del 25 marzo 2020 e aggiunge alle misure che “possono essere adottate per periodi predeterminati, ciascuna di durata non superiore a trenta giorni” anche la seguente: “obbligo di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, con possibilità di prevederne l’obbligatorietà dell’utilizzo nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi […]”.
Il decreto reca la data del 7 ottobre ed entra in vigore “il giorno successivo alla pubblicazione”, quindi oggi (8 ottobre). Ma i nuovi obblighi legati alle mascherine per diventare effettivi avrebbero bisogno di un ulteriore provvedimento, cioè di un nuovo Dpcm, visto che quello in vigore scadeva proprio il 7 ottobre.
Cosa succede perciò da oggi, visto che di fatto manca il decreto attuativo? All’articolo 5 del decreto legge approvato ieri si dice che “nelle more dell’adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020, e comunque non oltre il 15 ottobre 2020, continuano ad applicarsi le misure previste nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 7 settembre 2020, nonché le ulteriori misure […] come introdotte dal presente decreto”. Il governo, cioè, ha prorogato il precedente Dpcm e lo ha “ampliato” attraverso un escamotage normativo contenuto nello stesso decreto legge.
In pratica non solo è da portare sempre con sé, ma da oggi la mascherina va indossata sempre visto che il decreto legge prevede eccezioni solamente per “le abitazioni private” – includendo perciò nell’obbligo tutti gli altri luoghi chiusi anche non aperti al pubblico (per esempio il pianerottolo o l’ufficio) – e le “condizioni continuative di isolamento”, vale a dire un bosco, una spiaggia deserta, un sentiero in montagna. Su una strada poco trafficata la mascherina deve essere messa, perché potremmo sempre incontrare qualche passante. In sostanza vengono estese a tutta Italia le stesse misure attualmente in vigore nel centro storico di Genova per effetto dell’ordinanza regionale valida fino all’11 ottobre.
Oltre alle persone conviventi sono esclusi da tutti gli obblighi coloro che “stanno svolgendo attività sportiva“, i bambini di età inferiore ai 6 anni e i soggetti “con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità“. Fatti salvi ovviamente tutti gli altri protocolli specifici (seduti al bar o al ristorante per mangiare e bere, naturalmente dobbiamo toglierla).
Per quanto riguarda le sanzioni nulla è al momento cambiato. Le multe vanno da 400 a 1000 euro e sono quindi di entità uguale a quelle previste nei precedenti provvedimenti per la gran parte delle violazioni delle norme anti-Covid, come quella anti-assembramenti.