Genova. “In Prefettura spiegherò come ho già spiegato a Toti e tutti coloro che me lo hanno chiesto che la sicurezza viene prima di tutto. Quando un ministro ha sulle spalle la consapevolezza che ci possono essere rischi per le persone deve prendere dei provvedimenti. Li ho presi a gennaio, stiamo completando i lavori, progressivamente la situazione si andrà risolvendo. Ma le persone che entreranno in quelle gallerie sapranno che sono state controllate”. Così il ministro per le Infrastrutture Paola De Micheli anticipa i contenuti dell’incontro con i rappresentati delle categorie economiche del comitato Salviamo la Liguria che questa mattina hanno protestato per la situazione dei cantieri autostradali.
A chi le chiede, riprendendo la polemica sollevata dal governatore Toti sul cambio di passo dei controlli a maggio, il ministro replica: “Il piano è stato fatto a gennaio, ci sono state verifiche un po’ sorprendenti. L’unica polemica che posso comprendere è quella legata al rallentamento di alcune attività produttive tra il 27 giugno e l’8 luglio. Prima e dopo la situazione è stata gestita. Lo penso perché l’ho visto. Tra scegliere la polemica e la vita di una persona io ho scelto di proteggere quella vita”.
Alla domanda sulla situazione delle autostrade antecedente a gennaio, dice:”Io sono arrivata a settembre, ho fatto le verifiche a novembre e a dicembre ho fatto il piano. Il resto viene prima di me e non mi sembra ci sia stata questa preoccupazione”. Ma la ministra non risponde se a suo avviso ci siano state responsabilità precedenti del Mit a partire dal crollo del ponte Morandi: “Non dipende da me valutarlo e non ho nessuna intenzione di rispondere”.
A chi ironizza della terza inaugurazione dello stesso cantiere, aperto già altre due volte e poi chiuso per il fallimento della ditta assegnataria, De Micheli dice: “Intanto sono felice di riaprirlo perché era un impegno che mi ero presa quando ero venuta qua, dissi che avremmo nominato un commissario, il commissario ha fatto il suo lavoro, tutte le altre istituzioni coinvolte anche, l’obiettivo è finirlo in 30 mesi. Quello che è successo in passato deve far riflettere, in parte è stato approfondito nel decreto semplificazione”.
E ci saranno in Liguria altre cinque opere gestite da un commissario tra cui la Pontremolese, la diga di Genova e il raddoppio Genova-Ventimiglia. Sulla Gronda De Micheli spiega che a breve aprirà il cantiere: “Stiamo predisponendo il nuovo contratto concessorio allegato al quale ci sarà il Pef. Quando lo avremo definito vi faremo sapere la settimana in cui si aprirà il cantiere”.