Genova. Almeno per quanto riguarda la cosiddetta “rive gauche” del centro storico genovese, quella più famosa per la movida cittadina vera e propria, il primo venerdì sera dopo il lockdown, temuto da alcuni come un armageddon, si è rivelato più tranquillo del previsto.

Ragazzi e ragazze, ma non solo, sono tornati nei vicoli del centro storico e nei suoi locali, ma senza resse, senza lo struscio affollato a cui si era abituati prima dell’emergenza coronavirus, e senza la necessità di interventi da parte delle forze dell’ordine che comunque, insieme agli steward impiegati dai pubblici esercenti per dare una mano a fare informazione, erano presenti.

Il nostro tour in diretta ha riguardato la zona delle Erbe, di via dei Giustiniani, San Bernardo e Matteotti. Non ci sono arrivate, al momento, notizie diverse dagli altri epicentri del centro storico: piazza Lavagna, Vigne, Sant’Agostino, Sarzano. Mascherine tutto sommato diffuse e presenti, tranne per chi sta consumando, distanziamento tra i tavoli garantito, camerieri e altri operatori con dpi, niente buffet. Insomma quello che si deve fare.

Parte con 26 persone multate perché senza mascherine la prima movida genovese della fine del lockdown. Gli agenti della polizia municipale hanno pattugliato ieri sera il centro storico ma anche il lungomare, dove si sono registrati i maggiori assembramenti di giovani. Diverse centinaia le persone che hanno approfittato della libertà ritrovata per disperdersi tra i vicoli del centro storico e il borgo sul mare di Boccadasse, ma la maggior parte hanno rispettato la distanza e hanno indossato i Dpi. In totale sono stati 30 gli agenti della municipale e 15 quelli della polizia che hanno perlustrato i luoghi della movida.

Resta un’impressione, che le persone – e quindi gli avventori – fossero comunque molti meno rispetto al solito. “Sicuramente c’è ancora un po’ di cautela, ma soprattutto mancano all’appello i turisti e gli equipaggi delle barche – spiega Marina Porotto, vicepresidente di Fepag Confcommercio e titolare di uno dei locali di piazza Delle Erbe – speriamo con la riapertura dei confini, ma dobbiamo tenere conto che in estate la movida genovese si è sempre spostata sul mare”.

Ed è proprio lì, in riviera, che molti si sono diretti, tenendo però conto che le discoteche sono praticamente gli unici locali che non riapriranno i battenti.

Nel centro storico anche un blitz del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: “Ripartire e divertirsi in sicurezza si deve e si può. Controlli capillari a Genova per il primo weekend post lockdown. I locali del centro storico, che danno lavoro a tantissime famiglie, si sono organizzati egregiamente, anche con steward, per controllare le distanze, ed erano presenti squadre di polizia e di agenti della municipale per evitare che si creassero disordini o assembramenti che infatti non si sono verificati. Grazie a chi ha usato buon senso, alle forze dell’ordine e in bocca al lupo ai commercianti, ai ristoratori e a tutti i locali della Liguria che devono tornare a vivere”.

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