Genova. Negli stabilimenti balneari della Liguria gli ombrelloni dovranno essere distanti 3 metri l’uno dall’altro. Stessa distanza obbligatoria tra una fila e l’altra. È il frutto dell’accordo sottoscritto da Regione e associazioni di categoria insieme alle camere di commercio. Sulla base di queste regole verranno redatte le linee guida specifiche che sostituiranno quelle dell’Inail, molto più stringenti.
“Abbiamo incontrato in videoconferenza le associazioni di categoria dei balneari e le Camere di commercio – riferisce l’assessore regionale al demanio Claudio Scajola -. Abbiamo raggiunto un accordo e sottoscritto un documento per permettere agli stabilimenti di riaprire e lavorare, mantenendo le condizioni di sicurezza, cioè un distanziamento di 3 metri tra un ombrellone e l’altro, distanza misurata partendo dalle due aste piantate nella sabbia, e una distanza sempre di 3 metri tra una fila e l’altra. Questo protocollo, concordato con le associazioni, verrà validato dal comitato tecnico scientifico, composto da figure sanitarie, che verrà varato nei prossimi giorni”.
“Nel documento – aggiunge Scajola – è prevista una distanza minima di un metro e mezzo per le attrezzature da spiaggia non situate nella postazione con l’ombrellone, ad esempio i lettini. Ovviamente – sottolinea – sono previsti tutti i protocolli di igienizzazione e sicurezza previsti a livello nazionale per garantire la salute delle persone. Si tratta di misure di buon senso, che contemperano le necessità di garantire la sicurezza con quella delle imprese di lavorare”.
“L’accordo raggiunto oggi – conclude l’assessore – ha voluto in ogni caso ribadire il fondamentale ruolo degli stabilimenti a livello economico e turistico per la nostra regione, come anche la possibilità che queste strutture possano offrire un servizio in sicurezza per i cittadini”.