Genova. “Ho mangiato due pizzette e due salatini, mi sono stati dati tutti col piattino da una persona che indossava i guanti esclusa la prima pizzetta che ho preso con le mie mani. Se questo è un peccato chiedo assolutamente scusa”. Così il sindaco Marco Bucci dopo aver partecipato a un buffet all’Albergo dei Poveri in occasione della conferenza stampa per l’inaugurazione del primo lotto dei lavori di riqualificazione dell’edificio.
Buffet che, stando alle linee guida approvate anche dalla stessa Regione Liguria, non sarebbe consentito come non lo è per ristoranti e bar, ma che invece, secondo gli organizzatori dell’Asp Emanuele Brignole, era del tutto regolare perché servito dagli operatori (anche se le immagini dimostrano che in alcuni casi i camerieri hanno lasciato fare col self-service).
“Vi assicuro che chi ha fatto il catering lo ha fatto proprio bene, le pizzette erano squisite, quindi devo fare assolutamente loro i complimenti”, ha aggiunto Bucci che ha partecipato al rinfresco insieme al governatore Giovanni Toti e agli altri ospiti istituzionali della cerimonia.
In pomeriggio sono arrivate anche le Faq della Regione a chiarire che nel divieto di organizzare i buffet non rientra “la modalità di prelievo che avviene attraverso la consegna del cibo da parte di un operatore, con prelievo da parte di questo delle pietanze indicate dal consumatore tra quelle esposte sul banco, adeguatamente protetto con vetro o altra superficie impermeabile. Laddove, quindi, il prelievo del cibo avvenga per il tramite di operatore dell’esercizio, non ricorre il divieto di consumazione a buffet”.
Ma all’Albergo dei Poveri il funzionamento era diverso. E a sollevare la polemica in pomeriggio è stato il Pd: “Mentre bar e ristoranti stanno facendo i salti mortali per rispettare tutte le regole anti contagio contenute nel Dpcm del Governo, Toti e Bucci organizzano un vietassimo cocktail a buffet per l’inaugurazione dei lavori di ristrutturazione dell’Albergo di Poveri, violando le disposizioni che tutti i comuni mortali sono chiamati a seguire. Non sappiamo se sia più ignoranza o arroganza del potere. Probabilmente entrambe”.