Nuove regole

Fase 2, da lunedì a Genova riaprono parchi e spiagge ma con aree transennate e presidi nel weekend

Pronto il piano per uscire dal lockdown: fuori dai parchi cartelli informativi, squadre fisse di volontari solo nel fine settimana

Vita quotidiana coronavirus mascherine spesa fila poste vecchi

Genova. “Ci avviamo verso un allentamento del lockdown e ci aspettiamo, come prevede il Dpcm, di riaprire giardini, parchi, passeggiate e spiagge da lunedì prossimo. A meno che non intervengano altri fattori”. Il sindaco Marco Bucci lascia ancora uno spiraglio di cautela ma la volontà è chiara: dal 4 maggio stop all’ordinanza che vieta l’accesso ai luoghi più amati dai genovesi per le attività all’aperto. Le regole di distanziamento, però, ci saranno lo stesso e quindi il Comune ha elaborato un piano per ridurre il rischio contagio al minimo possibile.

Punto primo: la prevenzione. “Durante la settimana metteremo cartelli a tutti gli ingressi dei parchi cittadini per spiegare tutte le norme da adottare, dalla distanza di un metro ai motivi per cui è consentito l’accesso”, spiega Sergio Gambino, consigliere delegato alla protezione civile che ancora una volta metterà in campo i suoi volontari per vigilare sul rispetto delle regole, sgravando così in parte la polizia locale. Come stabilito dall’ultimo decreto, le aree giochi per bambini saranno vietate e transennate col nastro bianco-rosso.

Al momento scartata l’ipotesi di presidi fissi nei giorni feriali (anche perché “molte persone saranno al lavoro e non crediamo che andranno ad affollare i parchi”, osserva Gambino), mentre nei weekend, in considerazione del maggiore afflusso, un centinaio di volontari saranno dislocati nelle aree verdi per dissuadere eventuali assembramenti e distribuire un vademecum informativo con tutte le regole da seguire.

“Ma stiamo valutando di intervenire con alcune squadre anche in settimana nelle situazioni più critiche“, aggiunge il consigliere. Non tanto nei parchi più grandi come Nervi o Villa Pallavicini, quanto nei giardini di quartiere, dove garantire il distanziamento potrebbe diventare più difficile, soprattutto tra bambini.

Capitolo spiagge: il discorso non è ancora stato affrontato nei dettagli. “Se dovessimo controllarle tutte sarebbe impossibile – prosegue Gambino – quindi pensiamo a controlli mobili che interverranno in caso di necessità”. A far paura, anche in questo caso, sono le baie più strette (come Boccadasse, Priaruggia, Murcarolo). In quelle situazioni, come per i parchi, verranno schierati volontari della protezione civile in presidio fisso, ma solo nel fine settimana.

Il piano è in fase di rodaggio e, come fa intendere lo stesso Bucci, molto dipenderà da come si comporteranno i genovesi. Senza contare, del resto, che non è ancora del tutto chiaro cosa si potrà fare e cosa no. Se risulta ormai pacifico che dal 4 maggio si potrà liberamente uscire per fare una passeggiata o andare a correre (da soli), anche lontano da casa, ci sono attività che restano avvolte dall’incertezza: potremo andare in spiaggia a prendere il sole? Potremo andare al parco per fare un pic-nic? Teoricamente no, ma a chiarirlo saranno le note esplicative del Viminale e delle Prefetture.

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