Genova. “Mettere a disposizione tutti i dispositivi di protezione individuali giacenti a favore delle strutture ospedaliere e socio-sanitarie“. È quanto prevede un’ordinanza della Regione Liguria firmata ieri sera dal presidente Giovanni Toti, un documento che obbliga le farmacie operanti sul territorio a fornire tutte le scorte di mascherine per far fronte all’emergenza che si registra in queste ore nelle sale dei reparti.
L’ordinanza parla infatti di “conclamata carenza” nelle strutture sanitarie e di “condizioni di estrema necessità e urgenza che richiedono l’adozione di provvedimenti immediati a tutela dell’igiene e della sanità pubblica”. Dalle prossime ore, dunque, sarà inutile fare la coda per procurarsi una mascherina o uscire di casa ogni giorno nella speranza di reperirne una poiché le farmacie non potranno più venderle al pubblico. Le mascherine dovranno essere confezionate, ritirate dai grossisti della distribuzione per conto che trasmetteranno ad Alisa l’inventario dei prodotti raccolti e quindi portate negli ospedali col coordinamento della protezione civile.
Nel frattempo la Liguria, come anche altre regioni italiane, attende nuove forniture dal Governo. Ma i ritardi hanno spinto la Regione a organizzarsi diversamente: da una parte la requisizione dei Dpi nelle farmacie, dall’altra due carichi di FPP2 e FPP3 (le più efficaci) in arrivo dalla Sardegna e dalla Cina (un milione quelle che giungeranno a Genova con la mediazione di aziende dello shipping), fino alla produzione autonoma di 600mila mascherine chirurgiche attraverso ditte liguri.
“In queste ore – ha aggiunto Toti – abbiamo Dpi appena a sufficienza per rifornire chi è in prima linea in questa guerra. Non abbiamo notizie dal governo sui dispositivi di protezione ma non c’è polemica: siamo certi che gli uomini della Protezione civile a Roma stiano lavorando come i nostri, con la stessa abnegazione”.
Il presidente ha spiegato che “le mascherine sofisticate, FFP2 e FFP3, sono le più difficili da trovare e quando arriveranno verranno consegnate al personale sanitario in prima linea negli ospedali. Se tutto va come deve, la prossima settimana avremo messo in piedi una catena logistica autonoma per garantire i rifornimenti, che verranno gestiti e distribuiti con grande rigore, a partire dal personale maggiormente esposto al rischio di contagio”.
Rispetto all’utilizzo di queste ultime da parte dei cittadini, il presidente Toti ha evidenziato che “queste mascherine non devono essere coperte di Linus. L’unico modo efficace per proteggersi è rispettare le regole: mantenere la distanza di sicurezza, lavare spesso le mani e non toccarsi la bocca e gli occhi. Per il momento i cittadini stanno rispettando le regole, seppur con alcune eccezioni. Quello che stiamo facendo – ha spiegato – ci aspettiamo inizi a dare risultati dal prossimo fine settimana quando speriamo di osservare un iniziale calo della curva dei contagi. Non dobbiamo mollare, credo che siamo sulla buona strada ma i prossimi giorni saranno duri davvero e non dobbiamo abbassare la guardia di un centimetro”.