Genova. Una vasta area tra la pista d’atterraggio dell’aeroporto Cristoforo Colombo e i capannoni Arcelor Mittal, praticamente sul mare, a poche centinaia di metri dall’uscita del casello autostradale, lontano dalle case e non troppo scomodo per il porto grazie anche a quella via Della Superba realizzata dalla struttura commissariale nel post crollo di Ponte Morandi.
Sarebbe questa la soluzione dell’ultimo minuto a cui il Comune di Genova, nella persona del sindaco Marco Bucci, starebbe lavorando in queste ore per superare l’impasse sulla questione dei 220 tir che dal 6 marzo, questo venerdì, dovranno lasciare Campi e quella del progetto di un autoparco a Cornigliano, dietro villa Bombrini, complicato sotto così tanti punti di vista da avere spinto l’amministrazione a cercare un piano b.
Questa mattina il sindaco è stato a palazzo San Giorgio, sede dell’Autorità portuale, per discutere della questione direttamente. L’authority è proprietaria dell’area dove ci sarebbe spazio per circa 180 camion, dove esiste già, in sostanza, un parcheggio per mezzi pesanti, e dove sarebbe possibile realizzare anche alcune strutture di servizio come docce, wc e punti ristoro, come richiesto da tempo dagli autotrasportatori.
Ancora la partita non è chiusa. E ancora non si conoscono i dettagli su quale sarebbe la forma di cessione, la durata di utilizzo e quando l’area potrebbe essere pronta e disponibile, ma si tratterebbe di una soluzione di breve e medio termine che permetterebbe alla giunta Bucci, in un colpo solo, di risolvere l’emergenza logistica e di non scontentare la popolazione di Cornigliano (non dimentichiamo che siamo in campagna elettorale).
Qualche settimana fa l’ex sottosegretario Rixi, responsabile della Lega per i temi dei trasporti, aveva lanciato una provocazione: “Non sarà così difficile trovare un parcheggio per 200 camion”. Ed è da qualche giorno che l’amministrazione si è mossa per trovare un’alternativa a villa Bombrini.
Quel progetto, oggetto della delibera di giunta in discussione oggi in consiglio comunale, aveva almeno tre vulnus: la necessità di una trafila di almeno un mese e mezzo per l’approvazione definitiva della delibera, trattandosi di modifica del puc, poi il rischio di contravvenzione, anche se in via transitoria, dell’accordo di programma sull’Ilva del 2005, e infine – più banalmente – rischiava di essere una delibera illegittima perché priva del parere del municipio.
E a villa Bombrini, dove Sviluppo Genova in queste ore sta ultimando una pavimentazione in ghiaia? Bucci lo ha detto e ribadito: “Lì potremmo farci il Luna Park“. Per ora. Quando l’area sarà messa in sicurezza dal punto di vista idrogeologico, con i lavori sulla sponda sinistra del Polcevera, lì dovrà sorgere il parco per il quartiere, che Cornigliano aspetta – come diritto – da tempo.