Accelerata

Porto di Genova, il nuovo terminal di Costa Crociere entra nel maxi piano delle opere post Morandi

Signorini: "Predisposto decreto per la firma di Bucci", l'Autorità portuale finanzierà l'opera con 35 milioni

La Costa Diadema arriva a Genova

Genova. C’è anche il nuovo terminal di Costa Crociere a Calata Gadda nell’aggiornamento del maxi piano di opere per il rilancio post Morandi che l’Autorità portuale invierà al commissario Marco Bucci per la definitiva approvazione. Una dotazione che sarà quasi raddoppiata rispetto allo stanziamento iniziale, passando da un miliardo a 1,9 miliardi, coperti in gran parte da fondi del Governo.

Dunque non solo il ribaltamento di Fincantieri, garantito con 480 milioni nella legge di bilancio, passerà sotto il controllo della struttura commissariale del nuovo ponte, ma anche la stazione marittima che Costa vuole realizzare nell’area tra il Porto Antico e le riparazioni navali. Un passaggio che significa principalmente due cose: anzitutto il terminal si farà davvero, e poi si confida in tempi più rapidi per finire i lavori, visto che non verranno seguite le procedure ordinarie. Per il terminal passeggeri l’Autorità portuale metterà a disposizione circa 35 milioni, mentre la parte restante sarà sostenuta da investimenti privati.

“D’intesa con la struttura commissariale e a seguito di un accordo col Mit abbiamo predisposto un decreto che andrà in firma al commissario – spiega il presidente del porto Paolo Emilio Signorini – e che prende atto dell’aggiornamento e propone di approvarlo”. Per la nuova diga del porto la dotazione passerà a 600 milioni, per Sestri Ponente 797 milioni, poi altri 20 milioni per la messa in sicurezza e i dragaggi nei bacini di Stazione Marittime comprensivi dell’allungamento di Ponte dei Mille. E, appunto, 80 milioni complessivi per il terminal Costa a Calata Gadda.

La previsione fornita a gennaio da Signorini per completare la costruzione del terminal corrispondeva a cinque anni complessivi, che in questo modo si ridurrebbero di almeno un anno considerato che i lavori dureranno due o tre anni. L’intervento porta la firma della società Zena Cruise Terminal, composta al 40% da Costa Crociere, per un altro 40% dal cantiere navale San Giorgio al Porto e per il restante 20% da Costa Edutainment.

L’area su cui dovrebbe sorgere il terminal misura circa 35mila metri quadrati, in parte occupati da San Giorgio, ma l’intervento complessivo punta a riempire nuovi spazi per 40mila metri quadrati in modo da trasferire le attività esistenti. Il tutto dovrà ottenere preventivamente il via libera da Soprintendenza, Consiglio superiore dei lavori pubblici e tutti gli altri enti pubblici interessati.

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