Genova. I lavoratori che si occupano di segnaletica, presidio e rimozione dei cantieri in autostrada sono fermi da mesi senza stipendio. Ecco perché da settimane in Liguria si vedono restringimenti di corsia inspiegabili, lavori ‘fantasma’ che spesso hanno creato ingorghi infernali. È la denuncia del sindacato Uiltrasporti che oggi riporta all’attenzione la vertenza della cooperativa Sanguglielmo, poi Secureway, due realtà di fatto scomparse con 180 dipendenti rimasti nel limbo e soprattutto privi di reddito da settembre.
“Purtroppo i due titolari sembrano spariti nel nulla – spiega Giovanni Ciaccio, segretario regionale della Uiltrasporti – A novembre si era verificato il passaggio societario, poi però non si è saputo più niente. Questi lavoratori non possono nemmeno dare le dimissioni per giusta causa. E ormai sono tutti a casa, non stanno più operando”.
Si tratta di appalti gestiti in parte direttamente da Autostrade e in parte attraverso la collegata Pavimental. Sono quei lavoratori che allestiscono i cantieri disponendo i coni bianco-rossi, e allo stesso modo, quando l’intervento finisce, tocca a loro smontare tutto e ripristinare la carreggiata. Ma siccome da oltre tre mesi nessuno li paga, non lo stanno più facendo. “I committenti stanno correndo ai ripari, ma è chiaro che questa situazione provochi enormi disagi”, osserva il sindacalista.
Il problema riguarda tutti i tratti affidati all’ex Sanguglielmo – A7, A10, A12 e A26 per quanto riguarda la Liguria – cooperativa che già prima dell’estate del 2019 era in forte ritardo coi pagamenti ed era finita nel mirino dei sindacati per “atteggiamenti di capolarato”, denunciava sempre la Uil. Poi il passaggio alla Secureway che sembrava aver risolto il problema. Ora lo stallo totale, e a farne le spese sono anche gli utenti.
“Purtroppo da un paio di mesi gli addetti non sono più in grado di raggiungere i cantieri di lavoro: versano in gravi condizioni economiche, non hanno carburante per i mezzi, né tessere viacard per pedaggi autostradali. Questa situazione è facilmente riscontrabile nelle tratte segnalate perché ci sono i cantieri incustoditi che rappresentano un pericolo per la sicurezza di cittadini e automobilisti”, spiega ancora Ciaccio. La Uiltrasporti chiede un tavolo con tutte le parti interessate (Regione, Pavimental, Itinera e gli altri concessionari) per “intervenire con estrema urgenza”.